Adattamento del sito pubblicato nel 2001

ATTO PRIMO

Scena 2 - Il Re a consiglio

Scena 3 - Il bando

Scena 4 - La Musica Puntillistica

Scena 5 - Il Re, i due sarti ed il Musico

Scena 6 - La Musica Aleatoria

ATTO SECONDO

Scena 7 - Il complotto

SCENA 8 - IL VESTITO DEL RE Ovvero LA MUSICA MINIMALISTA

Scena 9 - La festa

Scena 10 - Le segrete

IL RE NUDO

versione del 2001

SCENA 1

IL SOGNO

Attacca la musica del Preludio. Alla prima corona, a battuta 20, si apre il sipario. È buio. Si sentono due voci bisbigliare. Fuori campo si odono alcuni passi pesanti ma svelti che si interrompono improvvisamente.

GUARDIA (Voce fuori campo calma e autoritaria): Fermo stolto, vuoi per caso svegliare il Re?

MESSAGGERO (Voce fuori campo affannata): Porto notizie importanti dal confine per lui! (Breve pausa: il messaggero prende fiato) E poi… queste voci? Sento delle voci, quindi il Re è sveglio!.

GUARDIA: TUTT'ALTRO! ASCOLTA BENE (Breve pausa) È IL SOGNO DEL RE!

Il palco si illumina debolmente di una luce bluastra, lasciando intravedere la figura del Re sdraiato sul suo letto. Immerso in un sonno profondo, egli è tormentato dalla sua Coscienza (I bisbiglii). La luce, a seconda del tormento del Re, cambia d'intensità. Le due voci si dispongono ai lati della scena, creando così un effetto stereofonico.

COSCIENZA UNO: Se almeno questo idiota avesse un barlume di intelligenza.. (Il Re si lamenta girandosi su un fianco)

COSCIENZA DUE: Intelligenza … l'intelligenza presuppone la presenza di un cervello (Il Re si lamenta nuovamente girandosi sull'altro fianco) e come ben sai ne è assolutamente sprovvisto!

COSCIENZA UNO: E questo squilibrato si illude, capisci? (Il Re geme) È un grande Re, lui!

COSCIENZA DUE: Sapesse invece cosa si dice di lui... chissà come mai reagirebbe se scoprisse la voce II la quale il suo erede eccelle in più di una disciplina grazie al sangue che gli scorre nelle vene…

LE DUE COSCIENZE ASSIEME: SANGUE TUTT'ALTRO CHE REGALE… S'INTENDE! (Il Re mugola interrogativamente)

COSCIENZA UNO: E poi non vi è nulla nell'opera di quest'uomo... niente che possa essere veramente considerato memorabile. Non un monumento degno di nota.... Neanche una miserabile edicola per il più misero dei santi. (Il Re si lamenta nuovamente girandosi sull'altro fianco).

COSCIENZA DUE: E le sue campagne di guerra? Grottesche! L'ultima poi neanche iniziata: immediatamente prima del confine un gatto nero ha attraversato la strada alla compagnia. Lui lo ha ritenuto di cattivo auspicio. (Il Re ringhia debolmente).

COSCIENZA UNO: Ed al popolo ha raccontato una storia talmente bislacca di vittorie totali che persino i più cretini hanno capito che si trattava di scemenze. (Il Re mugola singhiozzando).

COSCIENZA DUE: Senza contare che i fanti, contentissimi di non aver guerreggiato, hanno vagato tutta la notte ubriachi per la città cantando le gesta del grande esercito sconfitto da un …

LE DUE COSCIENZE ASSIEME: …UNICO E TERRIBILE GATTO NERO! (Il Re si lamenta più forte e nuovamente si gira sull'altro fianco).

COSCIENZA UNO: Fermo… si sta svegliando!

COSCIENZA DUE: Potremmo anche rimanere qui… fidati: non si accorgerebbe della nostra assenza. (Il Re si muove sempre più).

COSCIENZA UNO: Meglio evitare…anche se non mi garba moltissimo rientrare in quella testa ottusa... incapace di comporre il minimo dialogo sensato.

COSCIENZA DUE (Quasi ridendo): Suvvia… un po' di rispetto: siamo pur sempre la sua coscienza! (Il Re continua a muoversi lamentandosi).

COSCIENZA UNO: Va bene… va bene… alla prossima!

Le due voci ridono e si allontanano bisbigliando e la luce blu si affievolisce per lasciare posto alla luce bianca di scena. Il Re scatta a sedere all'improvviso dopo il colpo di Tam-tam.

RE: Cosa è stato? Che sogno tremendo! Quelle voci… in quell'angolo buio (Guardando verso un lato del palco). Che cosa assurda… (Scende dal letto ed inizia a camminare lentamente per la stanza, meditabondo). Cosa dicevano? (Rimane fermo per qualche istante come in attesa dell'ispirazione, le mani leggermente sollevate). Mi davano dell'idiota. A me, Re Luigi IX, posto sul trono per volontà divina. E parlavano di guerre. E per cosa, poi? A cosa serve essere ricordati? (Si ferma) Edgardo di Montrombais ad esempio, morì eroicamente per difendere il maniero… Ecco una morte decisamente inutile! Anche se, come raccontava il nonno, si mobilitò solo quando fu minacciata direttamente l'enoteca del maniero. Oppure quell'altro… come si chiamava? (Ricomincia a camminare) Giovanni I. Si proprio lui… detto Gianni il grosso. In una delle sue sortite in cerca di qualche contadinella, incappò in una guarnigione di Tetonia riuscendo a mettere in allarme la popolazione di tutta la valle con i suoi lancinanti strilli di dolore. I Tetonesi non poterono prendere di sorpresa nessuno, ma lui non fu più lo stesso. Lo possono confermare i suoi sguardi lascivi alle guardie di corte e le sue continue postierle solitarie lungo il confine alla ricerca di avanguardie Tetonesi. QUESTE SONO LE GUERRE, SIGNORI MIEI! (Guardando nuovamente verso il punto del palco che aveva osservato prima. Pausa. Ricomincia a camminare). E di quali monumenti parlavano quelle orribili voci? E a che pro i monumenti? A cosa serviranno mai quegli ammassi di mattoni e pietre e fango? Dispendio di denaro. RICORDATEVI DI ARNOLDO BELMONTE (Agitando il dito verso il solito punto del palco)! LA NUOVA ALA DEL PALAZZO DI DARMSTADT, COSTRUITA IN MENO DI SEI MESI, CROLLÒ PROPRIO IL GIORNO DELLA PRIMA SOLENNE RAPPRESENTAZIONE TEATRALE, MASSACRANDO TUTTE LE AUTORITÀ PRESENTI, SIA MILITARI, CHE FINANZIARIE, TUTTA LA FAMIGLIA REALE ESCLUSO L'EREDE CHE, GIUSTO QUEL GIORNO, AVEVA PROBLEMI INTESTINALI, E OTTOCENTONOVANTASETTE SPETTATORI. È CERTO CHE L'INCIDENTE FU PROVOCATO DA DUE COLOMBE INNAMORATE CHE SI MISERO A TUBARE PROPRIO SULL'ARCHITRAVE PORTANTE. (Pausa). Anche se poi la storia venne modificata e le titaniche cialtronerie furono mutate in titanico movimento tellurico... grazie a questo sono rimasti nella memoria della gente come grandi sovrani! (Si ferma di nuovo, guarda il pubblico e fa una piccola pausa. Sospira). Ne parlano bene. La storia è stata manipolata. Per Edgardo di Montrombais. E anche per Giovanni I. Per non parlare di Arnoldo Belmonte. La storia è stata manipolata e con essa la memoria della gente. (Altra pausa. Ricomincia a camminare cominciando a guardare il pavimento e tenendo le mani incrociate dietro la schiena). AAAH… dannazione, non si dorme stanotte. È sicuramente colpa del sidro: ho l'intestino guasto! (Si mette a sedere a letto). Ma guarda tu! (Si sdraia. Dopo qualche II la luce si attenua e ritorna quella bluastra. Ricominciano le voci fuori campo.)

COSCIENZA UNO: Ora ne sono certo: questo non è un Sovrano. È una parodia! Dico che un'iniquità del genere deve cessare!

COSCIENZA DUE: Assolutamente d'accordo. Ma come facciamo… vive in un mondo di fantasia in cui è lui ad avere ragione. Su qualsiasi cosa. Lui sa! Lui è il Re! Qualsiasi aborto d'idea deve essere il genio indiscusso per i suoi servitori. Eppure…

COSCIENZA UNO: Eppure cosa?

COSCIENZA DUE: … eppure sento che sta per succedere qualcosa. Forse stiamo riuscendo ad impressionarlo!

COSCIENZA UNO: Dici che sia il caso di continuare?

COSCIENZA DUE: Hai mai visto che non funzioni?

COSCIENZA UNO: Neanche una cantata! (Il Re mugola).

COSCIENZA DUE: Grazie a lui non ho mai visto nient'altro che idiozie! Comunque… Hai visto come cavalca? Il cavallo stesso ha lo sguardo sofferente! Non sa far nulla di decente.

COSCIENZA UNO: …e neanche un opera sinfonica ascoltabile! (Il Re mugola più forte).

COSCIENZA DUE: E hai visto come veste? Che cencioso!

COSCIENZA UNO: Ebete! (Il Re ringhia debolmente).

COSCIENZA DUE: A dir poco! (Il Re ringhia leggermente più forte).

Dopo qualche attimo di silenzio il Re ringhia nuovamente, ma più piano. Attacca il Divertimento Primo.

DIVERTIMENTO PRIMO

Durante la musica si apre lentamente il sipario. Sala del Consiglio. Un trono e due sedie ai lati. Una figura si affaccia dalla destra del palco: è il Primo Ministro. La figura si guarda attorno con circospezione e poi rientra. Dalla parte sinistra si affaccia una seconda figura: è il Secondo Ministro. Egli inizia a camminare furtivamente verso la sedia alla destra del trono. Durante il tragitto si volta a guardare indietro. Immediatamente il Primo Ministro corre verso la sedia alla destra del trono e vi si siede soddisfatto guardando con sorriso strafottente il Secondo Ministro e incrociando braccia e gambe. Il Secondo Ministro lancia uno sguardo pieno di rancore al primo e indietreggia verso l'altra sedia. Rimane in piedi dietro di essa guardando sempre l'altro, che si guarda attorno con fare divertito. A battuta 36 entra in scena il musico e, con il suo strano strumento distrae il 2° ministro al quale viene prontamente sottratto il posto dal 1°. I due ministri si avvicinano sempre più gli scranni al trono.

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Il progetto

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Personaggi

Il "gruppo"

 

 

 

 

 

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(C) Claudio Mauricio Crimi Trigona